“In un mondo reale che ci appare sempre più simile ad uno scenario letterario tra la fantascienza e la distopia sociale, un palcoscenico sospeso nel web in cui verità, finzione e complottismi si intrecciano in trame sempre più fitte e cariche di enigmi, per poi esplodere in improbabili misure sociali all’insegna di una nuova emergenza dark green, in dolby sorround, medio voltaggio – corrente alternata… Beh, forse è proprio qui, proprio ora che il racconto stesso può uscire dalla pagina scritta di uno schermo e smettere di descrivere la realtà, per cominciare a… DIVENTARLA?!? Clicca su Accetto e… God save the Pin!”

 (Tratto dalla quarta di Copertina dell’opera prima: Post@tommy -cyberpunk is dead?”)

“Post@tommy -cyberpunk is dead?” è il titolo di un ampio progetto culturale che abbraccia letteratura, giornalismo, web e merchandizing creativo e che, in analogia e al punk inglese di fine anni settanta (che cita in modo esplicito), nasce come un movimento provocatorio d’idee storicamente contestualizzato, pur protendendo al contempo verso una ricerca di tipo interiore, etico e infine spirituale.

A livello artistico, il progetto contiene diversi elementi d’avanguardia che lo rendono inedito e per molti versi dissacratorio non soltanto nei contenuti e nei canali espressivi, ma anche nella modalità d’interazione tra i vari partecipanti allo stesso progetto, contraddistinto da un approccio volutamente condiviso e multiautoriale.